La nostra Scuola Cognitiva, orientata verso il Costruttivismo, pone le emozioni al centro sia dell’elaborazione epistemica che della pratica clinica. Con la Presidente Cecilia Volpi e il Direttore Antonio Fenelli, insieme al Comitato Scientifico composto da Mario A. Reda, Antonio Fenelli, Cecilia Volpi e Francesca D’Olimpio e il Consiglio dei Didatti che include Cecilia Volpi, Antonio Fenelli e Renato Proietti, ci impegniamo ad avanzare nel campo della psicologia con una visione integrata..
I nostri obiettivi si concentrano sulla dimensione del significato che le emozioni assumono nel funzionamento personale. Il paziente esplora con il terapeuta come le emozioni si sono strutturate nella propria storia e come ha imparato a interpretarle all’interno del proprio contesto di vita. Il terapeuta, coinvolto emotivamente nel processo, collabora con il paziente nell’esplorazione di nuove prospettive, lasciando a quest’ultimo la libertà di scegliere quali siano più funzionali per lui.
La formazione si concentra anche sull’autoconsapevolezza del futuro terapeuta riguardo ai suoi vissuti emotivi e alla sua percezione del mondo, fondamentali per sviluppare competenze relazionali solide, pilastro della professione, e per proteggersi dai rischi correlati.
Per essere ammessi alla Scuola, è necessario superare un colloquio di ammissione che valuta il curriculum vitae del candidato, le sue capacità personali, il percorso accademico, le esperienze precedenti, gli interessi e la motivazione verso l’approccio cognitivo-comportamentale.
Il diploma rilasciato dalla Scuola è una specializzazione in psicoterapia cognitivo-comportamentale, abilitante all’esercizio della psicoterapia secondo la legge 56/89. Questo titolo è equiparato al diploma rilasciato dalle università e consente l’inquadramento professionale come psicologo o medico psicoterapeuta, previa soddisfazione degli altri requisiti previsti dalla legge.
La terapia personale non è obbligatoria, ma sono previste 104 ore annue di formazione personale in gruppo durante i quattro anni di corso.
Durata del Corso
Il corso ha la durata di quattro anni accademici, con un numero di ore annuali non inferiore a 500.
Il numero di allievi ammessi è di 20 per annualità per i Corsi Ministeriali.
In ogni training di base possono essere ammessi allievi che, già in possesso del titolo di psicoterapeuta, chiedano di frequentare il percorso formativo basico, in ogni caso essi saranno ammessi a discrezione dei didatti responsabili del training.
Le 500 ore annue (2000 totali nel quadriennio) sono suddivise in:
104 ore annue di Corso basico di formazione pratica e personale dove si provvede all’insegnamento ed all’addestramento pratico ed alla formazione personale, per un totale nei 4 anni di 416 ore;
150 ore annue di tirocinio pratico per un totale, nei 4 anni, di 600 ore.
172 ore annue per un totale, nei 4 anni, di 688 ore di attività in aula. Le attività in aula comprendono lezioni accademiche, seminari, esercitazioni pratiche, seminari avanzati, che sono dedicati ad un’ampia parte di psicologia generale, di psicologia dello sviluppo, di psicopatologia e diagnostica clinica nonché la presentazione e discussione critica dei principali indirizzi psicoterapeutici. Inoltre, consistono nell’approfondimento specifico della teoria, della clinica, delle procedure terapeutiche, della valutazione dell’intervento terapeutico in base all’indirizzo cognitivo-comportamentale.74 ore dedicate alla realizzazione di Progetti per un totale, nei 4 anni, di 296 ore. Di queste 74 ore annue 32 saranno di didattica e di supervisione al lavoro svolto da parte di un docente, e le restanti 42 di lavoro/studio da parte dello
studente.
Lo scopo è di promuovere le capacità di studio, ricerca, impostazione, gestione e valutazione di un caso clinico, mediante messa a punto di strumenti per l’osservazione clinica; ricerche bibliografiche; analisi critica guidata della
letteratura su specifici argomenti; progetti di ricerca; analisi delle sedute di psicoterapia; progettazione ed esecuzione sotto supervisione di interventi psicoterapeutici; valutazione degli interventi.
Sistemi di Valutazione Intermedi
Al termine del I, II° e III° anno saranno ammessi alla prosecuzione del corso gli Allievi che hanno superato:
un esame scritto valutato da una commissione costituita dai due Didatti del Corso basico di formazione pratica cui appartiene l’Allievo, da un Docente o da un Assistente nominato del Direttore, fra coloro che hanno svolto lezioni o seminari nell’annualità cui l’esame si riferisce. Quest’ultimo avrà, anche, funzioni di
segretario.
un colloquio sostenuto con i due didatti del training di base atto a valutare il percorso formativo.
L’ammissione all’esame è consentita soltanto a coloro che abbiano frequentato almeno il 70% dell’attività didattica. A tale scopo il Consiglio dei Didatti del corso predispone un apposito libretto di formazione, che consente all’allievo e al Consiglio stesso il controllo delle attività svolte per sostenere gli esami annuali e finali.
La votazione finale é ottenuta sommando il voto, espresso in decimi, di ciascuno dei tre membri della commissione esaminatrice; l’esame è superato se la votazione non è inferiore ai 18/30. Il segretario provvederà alla verbalizzazione dell’esame e della votazione ottenuta, il verbale sarà firmato dai membri della commissione.
In caso di bocciatura la commissione esaminatrice decide le attività didattiche che l’Allievo deve svolgere per integrare la sua preparazione.
Sistemi di valutazione finali
Alla fine del quadriennio gli Allievi devono sostenere un esame finale di fronte ad una commissione composta da almeno uno dei due didatti del training più un didatta SITCC esterno rispetto al training di appartenenza. In caso di bocciatura è possibile ripetere l’anno.
L’ammissione all’esame è possibile se il candidato ha frequentato il settanta per cento dell’attività didattica e se ha il parere favorevole di entrambi i Didatti del Corso basico di formazione pratica.
L’esame consiste:
- discussione di una tesi su un argomento concordato con uno dei Didatti del Corso basico di formazione pratica;
- presentazione e discussione di relazioni scritte relative a due casi clinici, trattati in psicoterapia, che
sono stati oggetto di supervisione da parte dei didatti; - trascrizione o registrazione di una seduta di psicoterapia o di un primo colloquio.
Il superamento dell’esame richiede il parere favorevole unanime della Commissione esaminatrice. In caso di esito negativo l’Allievo potrà sostenere nuovamente l’esame finale solo dopo aver svolto l’attività integrativa indicata dalla Commissione esaminatrice.
Il voto sarà espresso in trentesimi.